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Storia dell’Istituto Martoglio

L’istituto Comprensivo intitolato a “ N. Martoglio”, scrittore, giornalista e poeta di molte poesie siciliane, ricade all'interno di due quartieri storici posti a Nord della città aretusea, Tiche e Akradina. In particolare, quest'ultimo è il nome di uno dei quartieri della pentapoli siracusana il cui nome significava "Terra dei peri selvatici", che si trovava a nord di Ortigia e si estendeva sino alla costa est, dove oggi si trovano Grottasanta e Santa Lucia, separato da Tiche dalle mura dette di Gelone (attualmente rintracciabili nei pressi della via Mazzanti). Oltre alle mura difensive che costeggiavano il mare, in Akradina erano presenti le latomie dei Cappuccini utilizzate come cave di pietra. Caratterizzata dalla presenza del mare e di scogliere che, di fatto, formano la lunga costa (storicamente appellata dai siracusani “a costa re piliceddi”) che parte da sud (Borgata Santa Lucia) e termina a nord della città (Santa Panagia), dove si trova la Tonnara centro logistico per la pesca, ormai abbandonata, per la quale l’ Ist.  Martoglio ha progettato interventi di recupero e valorizzazione  fino all’anno 2016  con il partner Lega-ambiente. Fino agli  anni ‘90  le classi di scuola  media dell’Ist. Martoglio erano ubicate in alcuni garages di via Lentini e solo nell’ anno 1992-93 l'Istituzione scolastica ha trovato la sua definitiva sede in una struttura allora moderna ubicata in via M. Caracciolo n. 2. In quegli anni, l’Istituto ospitava  4 corsi completi di  classi di  scuola media a tempo prolungato (con due rientri pomeridiani). Dall’anno 2011/2012, per garantire un processo di continuità didattica,  i circoli didattici   non esistono più,  e per rispondere a un'emergenza territoriale, si assiste alla nascita di istituti i quali sorgono per la legge 97/1994 del MIUR, per perseguire un progetto pedagogico, fare sperimentazione e ricerca sul curricolo verticale e sulla continuità. A tal proposito, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi. All’Ist. Martoglio viene aggregato il IX circolo didattico di via Italia e il circolo Capuana così da diventare VI Istituto Comprensivo. L’istituzione era dotata da 30 aule disposte su due piani, comprese aula di presidenza, due aule di segreteria, aula computer, aula musicale, una grande palestra al momento inagibile, un’aula con forno per ceramica, un salone mensa, un’aula da disegno, un’aula medica, un salone per le conferenze. Dal 2017 al secondo piano si trova il CPIA, e le aule dell’Ist. Martoglio sono ubicate tra il piano terra e il primo piano, dove si trovano anche i laboratori di: arte, musica, scientifico, letterario, informatico. Nelle aule e nei laboratori durante le attività i docenti hanno un solo obiettivo: la costruzione di competenze, la valorizzazione del pensiero critico e la messa a sistema delle capacità di team work. Le aule sono dotate di LIM e di schermi multimediali. L’istituto è articolato su 4 plessi: Plesso Leone di  Via Furnò e Plesso Collodi di via Asbesta, destinati esclusivamente alla scuola dell’infanzia;  plesso di via Augusta, destinato  alla scuola primaria e il Plesso Centrale di Via Monsignor Caracciolo n. 2, destinato a tutti gli ordini di scuola (infanzia –primaria - scuola secondaria). La popolazione scolastica dell’Istituto Comprensivo Martoglio è composta da alunni appartenenti a ceti diversi, rappresentativi della realtà sociale e provenienti dalla parte alta della città. Prevale un ceto medio  fondamentalmente ben motivato, in ordine alla famiglia ed al lavoro, che cura l’educazione dei figli e collabora con la scuola in maniera proficua e positiva al dialogo educativo. Gran parte degli alunni, infatti, si mostrano già ben stimolati dalle famiglie stesse e svolgono varie attività extrascolastiche, principalmente sport, corsi di lingua e musicali.  Il rapporto scuola-famiglia è improntato sulla fiducia e sulla collaborazione, i docenti hanno costantemente presente gli elementi necessari per accogliere il bambino, interpretandone la complessità dell’esperienza, per trasformarla in elemento base del progetto educativo. Nell’ottica dell’autonomia  sono attivati con i partners territoriali  (l'Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Siracusa, la Caritas diocesana di Siracusa, le Parrocchie, alcune associazioni e club service della città,  Enti locali, diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio), costanti rapporti di Partenariato e Protocolli d'Intesa. Vanno aggiunti i progetti con finanziamenti del PNRR e quelli con finanziamenti specifici  (progetti PON, POR, FESR,  progetti d’Istituto) per rispondere in modo sempre più efficace e flessibile ai bisogni di un'utenza variegata e mutevole.

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